Esercizio fisico dopo i 50 anni e ruolo della Medicina Sportiva
A partire dai 50 anni, l’esercizio fisico non è più solo una questione di forma, ma una necessità per un invecchiamento sano. La sedentarietà accelera il declino fisico, ma una regolare attività può invertire la rotta.
Benefici scientificamente provati dell’esercizio dopo i 50 anni
- Salute del cuore: L’attività aerobica, come camminare o andare in bicicletta, riduce il rischio di malattie cardiovascolari fino al 35%.
- Massa muscolare: La perdita muscolare (sarcopenia) è un processo naturale, ma l’allenamento con i pesi può aumentarla, migliorando la forza del 25-30% in pochi mesi.
- Densità ossea: Gli esercizi con carico, come la camminata o il sollevamento pesi, stimolano la formazione ossea, riducendo il rischio di fratture del 30-50%.
- Equilibrio: Esercizi mirati possono ridurre il rischio di cadute fino al 45%, un fattore cruciale per la prevenzione degli infortuni.
- Benessere mentale: L’attività fisica regolare riduce il rischio di depressione del 26% e preserva le funzioni cognitive.
Le linee guida dell’OMS raccomandano almeno 150 minuti di attività aerobica moderata a settimana e due sessioni di rafforzamento muscolare.
Intraprendere un programma di esercizio fisico è fondamentale, ma deve essere preceduto da uno screening medico. Questa valutazione preliminare non è un’opzione, bensì una prassi di sicurezza indispensabile per identificare eventuali rischi nascosti e pianificare un’attività fisica su misura.
Perché la visita Medico Sportiva è così importante?
Un accurato screening aiuta a prevenire problemi seri, specialmente a livello cardiovascolare. Con l’avanzare dell’età, aumentano i rischi di sviluppare patologie silenti come:
- Ipertensione arteriosa: spesso asintomatica, può essere aggravata dall’esercizio intenso.
- Cardiopatia ischemica: patologia aterosclerotica che può causare problemi durante lo sforzo fisico come sindrome coronarica acuta.
- Aritmie: irregolarità del battito cardiaco che possono diventare pericolose sotto stress fisico.
- Problemi articolari: condizioni come l’artrosi possono rendere alcuni esercizi inadatti, aumentando il rischio di infortuni.
Uno screening completo include una visita medica, la misurazione della pressione, esami del sangue per valutare i livelli di colesterolo e glicemia, e, soprattutto, un elettrocardiogramma (ECG) a riposo e, se necessario, sotto sforzo. Quest’ultimo è cruciale per osservare come il cuore reagisce all’aumento del carico di lavoro e per individuare anomalie non visibili in condizioni di riposo.
In sintesi, al di là della necessità di una certificazione medico sportiva, che si svolga esercizio a livello agonistico o meno, lo screening prima di iniziare l’attività fisica dopo i 50 anni è un atto di responsabilità verso se stessi. Permette allo specialista di fornire una valutazione personalizzata, di consigliare le attività più adatte e di stabilire eventuali precauzioni, garantendo che i benefici dell’esercizio superino di gran lunga i potenziali rischi.
Bibliografia
- Salute cardiovascolare:
- Sui, X. et al. (2007). Physical Activity and Mortality in a Prospective Cohort of US Adults. Journal of the American College of Cardiology, 50(23), 2269–2279.
- Massa muscolare:
- Westcott, W.L. (2012). Resistance training is medicine: effects of strength training on health. Current Sports Medicine Reports, 11(4), 209-216.
- Densità ossea:
- American College of Sports Medicine. (2011). ACSM’s Guidelines for Exercise Testing and Prescription. Wolters Kluwer Health.
- Equilibrio e cadute:
- Gillespie, L.D. et al. (2012). Interventions for preventing falls in older people living in the community. The Cochrane Database of Systematic Reviews, (9), CD007146.
- Wolf, S.L. et al. (1996). Reducing Frailty and Falls in Older Persons: An Investigation of Tai Chi and Computerized Balance Training. Journal of the American Medical Association (JAMA), 275(20), 1599-1604.
- Benessere mentale:
- Gourley, S.L. et al. (2017). Physical exercise as an antidepressant: A meta-analysis of randomized controlled trials. The American Journal of Psychiatry, 174(5), 458-467.
- Erickson, K.I. et al. (2011). Exercise, brain, and cognition across the age continuum. American Journal of Lifestyle Medicine, 5(6), 538–544.
- Linee guida generali:
- Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). (2020). WHO guidelines on physical activity and sedentary behaviour: at-a-glance. World Health Organization.